Teatro

Martina Franca fra le prime in Europa

Martina Franca fra le prime in Europa

Giunto alla 42a edizione, il Festival della Valle d'Itria si conferma appuntamento di grande qualità con la capacità di valorizzare e promuovere il territorio pugliese.

Presentato il 42° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, quest’anno dedicato al compositore tarantino Giovanni Paisiello nel secondo centenario della morte. Una proposta sempre ricca di eventi e tanta musica: sette opere, dodici concerti, un festival junior, una prima mondiale, dal 14 luglio al 5 agosto vedendo impegnata la bellissima cittadina pugliese e le zone limitrofe e riconfermandosi, come ha sottolineato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a cui ha fatto eco l’assessore Loredana Capone, il fiore all’occhiello delle manifestazioni musicali pugliesi.

La presentazione del programma è stata fatta alla presenza del presidente del Festival Mario Punzi, storico riferimento della manifestazione e suo principale sostenitore fin dalla fondazione, dal direttore artistico Alberto Triola e dal direttore musicale Fabio Luisi, che festeggia il primo anno in tale carica e che affianca questo impegno con quella di direttore principale alla Metropolitan Opera di New York.

Il sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, ha sottolineato l’impegno della cittadina a sostenere con forza, energia e finanziamenti questa grande risorsa culturale che non solo ha portato il nome della città pugliese in giro per il mondo ma ha fatto sì che il Festival della Valle d’Itria fosse tra i cinque Festival d’eccellenza in Europa. La collaborazione con i principali teatri italiani, poi, ha evidenziato la capacità di valorizzare ed espandere il proprio patrimonio culturale a livello nazionale.

Il Festival sarà inaugurato il 14 luglio con La grotta di Trofonio, commedia in musica di Giovanni Paisiello, in una prima rappresentazione in tempi moderni in collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli. Un titolo senza dubbio impegnativo nell’anno paiselliano ma che può contare su un cast eccezionale, da Roberto Scandiuzzi a Daniela Mazzucato a Domenico Colaianni per la regia di Alfonso Antoniozzi, baritono/regista già premiato lo scorso anno al Festival come miglior cantante dell’edizione in corso.

Dopo La lotta di Ercole ed Archeloo di due anni fa, torna un altro atto unico di Agostino Steffani, sempre nel chiostro dell’ex convento di San Domenico (sede effettiva del Festival), Baccanali. I cantanti proverranno dall’Accademia Celletti, diretti dal maestro Antonio Greco per la regia di Cecilia Ligorio. Agostino Steffani, nome ora quasi sconosciuto ai più, fu un grande compositore veneto dei primi anni del Settecento, operante in Germania, che ispirò parecchi autori successivi, tra cui Mozart e lo stesso Paisiello.

Terzo titolo in cartellone è Francesca da Rimini di Saverio Mercadante, opera composta dal musicista pugliese (era di Altamura) nel 1831 per Madrid e mai rappresentata, pertanto si può a ben diritto dire una prima mondiale. Un evento musicale di primo piano, se si considera poi che la regia è affidata a Pier Luigi Pizzi.
Quarto titolo ancora con Paisiello e il suo Don Chisciotte della Mancia, che verrà rappresentato in alcune masserie del territorio, in un progetto teatrale ed enogastronomico.

A questi eventi vanno aggiunti i concerti, tra cui quello annualmente atteso denominato Concerto per lo spirito presso la Basilica di San Martino e una esecuzione in forma semiscenica del Così fan tutte di Mozart in un progetto di Juliette Dechampes.

Un Festival ricco come non mai di eventi musicali di altissimo livello, uno degli appuntamenti più importanti e apprezzati di una Regione, la Puglia, che riesce a connettere in modo intelligente la bellezza delle arti e quella di un territorio ricco di storia, monumenti e tradizioni (Michele Emiliano).